[78] Quid censes, si ratio esset in beluis non suo quasque generi plurimum tributuras fuisse? At mehercule ego (dicam enim, ut sentio), quamvis amem ipse me, tamen non audeo dicere pulchriorem esse me, quam ille fuerit taurus, qui vexit Europam; non enim hoc loco de ingeniis aut de orationibus nostris, sed de specie figuraque quaeritur. Quod si fingere nobis et iungere formas velimus, qualis ille maritimus Triton pingitur, natantibus invehens beluis adiunctis humano corpori, nolis esse. Difficili in loco versor; est enim vis tanta naturae, ut homo nemo velit nisi hominis similis esse -- et quidem formica formicae.
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78. Che cosa pensi che accadrebbe se gli animali avessero la capacit? di ragionare?
Non porrebbe forse ciascuno al primo posto la propria specie? Per quanto mi concerne, per? (bisogna che
esprima la mia schietta opinione) pur avendo stima di me stesso non oserei porre la mia bellezza al di sopra di quella del
famoso toro che rap? Europa: non sono ora in questione le nostre doti intellettuali ed oratorie ma solo il nostro aspetto
esteriore. Ch? se poi noi volessimo rappresentarci immaginarie combinazioni di forme diverse, non vorresti tu forse
rassomigliate al famoso Tritone marino che ? dipinto nell'atto di avanzare trasportato da mostri natanti uniti ad un corpo
umano? Comprendo che l'argomento ? difficile: tanto grande ? l'istinto naturale che nessun uomo vorrebbe essere simile
se non ad un uomo (ed una formica ad una formica).
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